FAQ

1. Come capire e cosa devo fare se ho una banconota falsa?

Basta toccare, guardare e muovere la banconota. Toccando una banconota puoi sentire che la carta ha una consistenza diversa rispetto a quella commerciale. Inoltre, alcune parti sono stampate in rilievo. Guardando una banconota in controluce puoi vedere il filo di sicurezza e la filigrana. Muovendo una banconota vedrai che il numero verde smeraldo cambia colore passando al blu scuro e produce l'effetto di una luce che si sposta in verticale. Puoi verificarne la sua autenticità con l'utilizzo di una lente di ingrandimento oppure con lampade UV/IR.

Se sei in possesso di una banconota falsa devi recarti presso una banca, un ufficio postale o presso una filiale della Banca d'Italia per farla esaminare. Se l'operatore attesta la falsità deve ritirarla dalla circolazione e trasmetterla alla Banca d'Italia a Roma. 

2. Che faccio in caso di furto, clonazione, oppure se mi si smagnetizza il bancomat?

In caso di furto e clonazione del Bancomat devi: contattare il numero dell'azienda emittente per bloccare la carta, presentare denuncia presso una Stazione dei Carabinieri e inviare una copia della denuncia all'azienda emittente. Puoi richiedere il rimborso delle somme che la banca effettuerà dopo i dovuti controlli.

Se ti si smagnetizza la carta devi bloccarla, e richiederne una nuova alla tua Banca.

3.  Perché una nuova serie dell'euro?

Una nuova serie introduce caratteristiche di sicurezza innovative che servono a preservare la fiducia dei cittadini nell'euro. Vi è un processo di ricerca e sviluppo molto efficace e lungo che garantisce la protezione delle banconote dai falsari. 

4. Quale strumento di pagamento è meglio portare all'estero?

Lo strumento di pagamento preferibile all'estero è la carta di debito poiché garantisce un accesso immediato al proprio conto corrente e permette un miglior controllo del budget. È consigliato l'uso di una carta prepagata perché in caso di furto perdo solo la somma che vi è depositata. 

5. Perché la BCE ha pensato all'euro digitale?

Perché La BCE ha voluto fornire una moneta legale digitale, visto che il contante è la soluzione di pagamento utilizzabile gratuitamente, in qualsiasi paese dell'area, sicuro ed inclusivo anche per coloro che non possiedono un conto corrente.  

6. Cosa faccio se ho una banconota danneggiata?

Se possiedi una banconota danneggiata per meno del 50% puoi chiederne il cambio presso gli sportelli della Banca d'Italia dove, dopo essere stata esaminata, viene sostituita con una banconota nuova.  

7. È  meglio una carta di debito o una di credito?

 La scelta tra una carta di debito e una carta di credito dipende dalle preferenze personali e dalle abitudini di spesa di ognuno. Entrambe hanno vantaggi e svantaggi, quindi è importante valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie prima di prendere una decisione. 

8. Devo pagare l'abbonamento alla palestra tramite bonifico, di cosa ho bisogno?

Ho bisogno del codice Iban della palestra e posso scegliere, a seconda delle mie preferenze, se fare un bonifico ordinario o un bonifico istantaneo.

9. Ho 14 anni, che mezzi di pagamento posso usare?

Oltre all'utilizzo del contante, l'unico metodo di pagamento per i minorenni è la carta prepagata perché non sono ancora titolari di un conto corrente. Per alcune categorie particolari di ragazzi la legge impone l'apertura di un conto corrente.

10. Chi è e a cosa serve l'Arbitro Bancario Finanziario?

L'Arbitro Bancario Finanziario è un sistema di risoluzione delle controversie che possono sorgere tra clienti e banche in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. È una forma di tutela più rapida e semplice rispetto al giudice ordinario. Costa solo 20 euro e utilizza le risorse umane e strumentali della Banca d'Italia.

11. In caso di frode informatica, ho diritto ad un rimborso?

L'ABF si è pronunciato con una sentenza in merito al ricorso effettuato da una persona che lamentava di aver ricevuto un sms e poi una telefonata che richiedeva la ricarica di una carta di credito prepagata. Dopo aver eseguito le indicazioni fornite telefonicamente dal truffatore per un importo di 24.000 euro, il cliente si reca in banca per ritirare i soldi e solo in quel momento capisce di esser stato truffato, e richiede il rimborso della somma. Il rimborso viene negato perché la responsabilità è solo a suo carico. 

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